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Una visione olistica per l’e-Health

Il patient engagement può trarre grandi vantaggi dall’implementazione di progetti di sanità digitale. Fondamentale la patient care experience a 360 gradi per raggiungere il massimo risultato.

Rispondere alla necessità di elaborazione emotivadell’esperienza vissuta da ciascuna “persona con” patologia è un aspettocruciale che deve essere parte integrante delle strategie di patient engagement. Anche quando siutilizzano le tecnologie innovative offerte dall’e-health. Questo è quanto emerge dall’analisi intitolata “eHealth for patient engagemen: a systematicrevew” condotta da un gruppo di ricercatori italiani e pubblicata sullarivista Frontiers in Psycology.

Analizzando 11 lavori scientifici già pubblicatigli esperti hanno evidenziato il comune denominatore relativo alla necessità diconsiderare in modo più olistico i bisogni del paziente nell’ottica di renderlopiù direttamente ingaggiato anche nelle iniziative del proprio percorsodiagnostico-terapeutico che comprendono il ricorso all’e-health. Le tecnologie afferenti alla salute digitale infatti, seben integrate nella routine del paziente, permettono di migliorare gli outcome terapeutici di ciascun paziente.

Ciononostante la letteratura esaminata dairicercatori riporta che gli interventi della sanità digitale sono ancoraassociati, in modo eterogeneo, solo ad alcune variabili inerenti il patient engagement. Tra queste,l’aderenza alla terapia, la capacità dei pazienti di utilizzare i sistemi di e-health, il livello di conoscenza dellamalattia.

La conseguenza di questo modus operandi si riflettein una grande eterogeneità di strumenti, pratiche e risultati raggiunti inseguito all’integrazione, più o meno spinta, della sanità digitale nella praticaclinica. E, quindi, anche se le tecnologie digitali applicate alla salutedovrebbero in teoria determinare una maggiore autonomia e proattività delpaziente nella capacità di auto-cura, in realtà si rileva ancora l’esistenza diuna logica passivizzante nei processi che guidano l’implementazione di progettidi salute digitale. Ciò anche in ragione di un limitato coinvolgimento deipazienti nelle fasi di progettazione del processo di cura.

Come occorre muoversi allora per sfruttare almeglio le potenzialità offerte dall’e-healthper ottimizzare il patient engagement?La necessità di considerare in modo più olistico i bisogni e le priorità deipazienti, così da ingaggiarli direttamente nella gestione della propria terapiae nella definizione delle strategie di salute digitale.

Fallire nel raggiungere una sinergia tra ledimensioni che costituiscono la patientcare experience – cioè l’aspetto cognitivo, comportamentale ed emotivo – enon considerare il loro ruolo nel potenziare l’engagement del malato nelprocesso di cura potrebbe determinare proprio una riduzione dei benefici degliinterventi di e-health che si intendemettere in campo.

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